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Qui di seguito trovi un elenco ben fornito di domande che in passato ci sono state poste di frequente dai clienti. Se anche tu hai domande che vorresti porci, ti invitiamo a consultare questa sezione prima di contattarci. Se nemmeno qui trovi le risposte che cerchi, contattaci direttamente. Qualcuno del nostro team risponderà con piacere.

FAQ: FAQ
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Cosa posso fare se non sono soddisfatto di Amministrazione Immobili GRIMS?

Sicuramente qualcosa non ha funzionato dal punto di vista professionale o umano.

Proviamo a parlarne insieme, forse potremo ricominciare dandoci una nuova occasione.


Certamente non si può avere la pretesa di soddisfare tutti o tutte le esigenze, bisogna però apprezzare lo sforzo di chi quotidianamente cerca di dare un servizio di buona qualità.

Gli errori li commettiamo tutti, sia noi Amministratori che voi Condomini... Il segreto sta nel trovare le soluzioni insieme, che soddisfino la maggioranza delle esigenze.

Se proprio non c'è un punto di incontro, perché farsi guerra e creare tensioni che spesso sfociano in lotte di fazione; cerchiamo sempre un profilo professionale che segua la pedagogia del buon padre di famiglia.

Essere sempre disponibili all'incontro è la miglior soluzione per tutti perché il Condominio è la vostra casa e l'amministratore è colui che vi aiuta a gestirla al meglio.

Se poi pensate che Amministrazione Immobili GRIMS non sia conforme al vostro modus operandi va bene lo stesso, cercate però sempre qualcuno che faccia l'interesse  della maggioranza perché solo così anche chi è in minoranza potrà vedere rispettati i propri diritti.  

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Quello che devi sapere

Chi può revocare l'amministratore?
L'assemblea dei condomini con la stessa maggioranza necessaria alla sua elezione, senza necessità di uno specifico punto all'ordine del giorno può in qualunque momento revocare il mandato conferito, anche senza specifica motivazione.

Quali sono i documenti necessari per istituire un condominio?

Per costituire un condominio non servono particolari adempimenti o atti formali, esso difatti si forma automaticamente e di diritto, nel caso in cui due o più soggetti hanno costruito un edificio su un suolo comune o nel caso in cui un unico proprietario ha venduto un piano ad uno o più individui. Se si palesano, questi specifici casi non è necessario porre in essere nessun atto formale, visto che la legge considera come condominio quell’immobile in cui vi sono anche solo due proprietari.

Per ottenere il codice fiscale del condominio appena costituito, è necessario compilare un apposito modulo (modello AA5/6), reperibile presso l’Agenzia delle Entrate. Per i condomini che hanno più di nove proprietari, la procedura di rilascio del codice fiscale viene eseguita dall’amministratore. Per i super condominii, formati da edifici differenti, bisognerà invece richiedere un codice fiscale specifico, diverso da quelli già ottenuti per i singoli condominii. Per la costituzione di un condominio, oltre alla richiesta di un codice fiscale, è necessario aprire un apposito conto corrente, dove confluiranno le somme depositate dai singoli condomini che verranno utilizzate per lavori di costruzione o manutenzione degli edifici.

Cos’e' un’assemblea di condominio?

L’assemblea di condominio, viene definita, come un organo deliberante che ha il potere di prendere decisioni riguardanti la gestione e la manutenzione dell’immobile.  L’assemblea di condominio, non è soltanto una riunione dei condomini, ma un organo deliberante dove vengono votate e adottate le decisioni riguardanti la gestione e la manutenzione per l’appunto del condominio. Vi sono due tipi di assemblee condominiali: ordinaria e straordinaria e vengono entrambe convocate dall’amministratore di condominio o su iniziativa di almeno due condomini che rappresentano 1/6 del valore millesimale dell’edificio. L’assemblea di condominio ha il compito di deliberare su alcune questioni: gestione ordinaria delle parti comuni del condominio, manutenzione straordinaria, nomina e revoca dell’amministratore di condominio, approvazione del regolamento condominiale.

Chi stila il regolamento condominiale?
Il regolamento di condominio è il documento sul quale si fonda l’intera convivenza civile all’interno di un condominio. All’interno del regolamento sono contenute tutte quelle norme finalizzate alla regolamentazione della vita nel complesso edilizio suddetto, norme che possono variare dalla raccolta differenziata alla gestione degli spazi comuni. Bisogna però specificare fin da subito che il regolamento di condominio non è affatto sempre obbligatorio. Il documento in questione, infatti, diventa una priorità nel momento in cui all’interno dell’edificio si supera il numero dei 10 condòmini. In questo caso sarà necessario procedere con la stesura e la redazione ufficiale del regolamento, il quale dovrà rispettare a sua volta le leggi contenute all’interno del codice civile. La stesura del documento è sostanzialmente demandata a due casistiche differenti: la prima riguarda la possibilità di redigere un regolamento assembleare, mentre la seconda ha a che fare con il regolamento di tipo contrattuale. Il regolamento assembleare viene redatto dall’amministratore in seguito all’organizzazione di una o più assemblee nelle quali vengono riuniti i vari condòmini. Da specificare che tale formula sarà valida esclusivamente nel caso in cui tutti i condòmini risultino in accordo a proposito della firma del documento. Nel secondo caso, il regolamento contrattuale può avere legami con il costruttore del complesso edilizio.

Quanto dura in carica l'amministratore?

Il mandato dell'amministatore ha durata di un anno e deve essere riconfermato ad ogni assemblea ordinaria che si tiene annualmente.

Ogni quanto va convocata l'assemblea?

L'assemblea ordinaria è annuale, va convocata entro sei mesi dalla chiusura della gestione e deve prevedere la presentazione e l'approvazione del rendiconto annuale, oltre alla nomina dell'amministratore per il nuovo anno. Le assemblee straordinarie sono convocate ogni volta che ce ne sia bisogno.

Chi sceglie i fornitori del condominio?

Nell'ambito dei suoi poteri sulle cose comuni, l'amministratore può scegliere le ditte fornitrici di servizi, l'assemblea ha il compito di vigilare approvando o meno il suo operato nell'assemblea di fine anno.

Quali provvedimenti si possono prendere nei confronti dei condomini morosi?

Uno degli obblighi dell'amministratore è riscuotere le quote dovute da tutti i condomini entro sei mesi dalla chiusura della gestione. Entro tale data è opportuno che egli abbia provveduto a sollecitare almeno due volte il pagamento del saldo dovuto. Per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea, l'amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto d'ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione. Questo garantisce la continuità dei servizi per il condominio tutto.

L’amministratore ha il potere di assegnare sanzioni pecuniarie ai condomini?
Per imporre il rispetto del regolamento di condominio, la soluzione è rappresentata dalle disposizioni attuative del codice civile, che prevedono la possibilità di applicare delle sanzioni, all’interno del condominio; far rispettare il regolamento è compito dell’amministratore. In generale, è possibile applicare delle sanzioni solo nel caso in cui il regolamento condominiale le preveda e attribuisca all’amministratore il potere di comminarle. A determinare l’ammontare della sanzione, tuttavia, non è l’amministratore ma l’assemblea condominiale.

Chi controlla l'amministratore?

Ogni singolo condomino ha il diritto di consultare in ogni momento la documentazione relativa alla gestione e alle spese sostenute. I condomini hanno quindi il potere e l'interesse a vigilare sull'operato dell'amministratore.

Quando un inquilino viene considerato moroso?
Un debitore viene considerato moroso quando non adempie (o adempie in maniera non esatta) ad un’obbligazione. Nel caso del condominio il debitore, ossia l’inquilino, risulterà moroso nel momento in cui ritarderà il pagamento delle spese a lui imputate. In conseguenza di ciò si aprirà una procedura nota con il nome di “messa in mora”, fondamentale per interrompere eventuali prescrizioni e ottenere le prove necessarie per successivi giudizi. La costituzione in mora, ex art. 1219 cod. civ., può essere fatta per intimazione o, meglio ancora, in forma scritta.
Generalmente l’amministratore di un condominio si avvale della diffida ad adempiere, una procedura che intima per iscritto l’adempimento di un’obbligazione. Nei confronti dell’inquilino moroso la diffida servirà ad avvertire il debitore di eventuali azioni civili in caso di mancato pagamento di quanto dovuto al condominio.

Che cos’e’ la morosita’ incolpevole?
Un caso esemplare nel quale un condomino si trova nell’impossibilità di pagare le proprie spese condominiali è quello della morosità incolpevole. La morosità incolpevole non è altro che una particolare situazione nella quale un soggetto, in seguito alla perdita di parte della propria capacità reddituale relativa al nucleo familiare, si trova nella posizione di non poter effettuare i pagamenti per adempiere ai propri obblighi.
Per poter parlare realmente di morosità incolpevole, l’amministratore deve accertarsi attraverso documenti ufficiali dell’impossibilità da parte degli inquilini di provvedere ai pagamenti delle spese

Quanti condomini sono necessari perché nasca un condominio?

Contrariamente a quanto pensano i più il condominio è costituito dalle parti comuni dell'edificio e non dai proprietari delle singole unità immobiliari; il condominio si costituisce nel momento in cui sono presenti almeno due proprietari distinti aventi la comunione su parti comuni dell'edificio. La legge fissa a otto il numero massimo di condomini che possono fare a meno dell'amministratore e i condomini fino a dieci condomini possono fare a meno del regolamento di condominio


Voci generiche o incomprensibili sul bilancio, cosa fare?

L'amministratore ha l'obbligo di redigere il bilancio in modo chiaro e comprensibile. È tenuto a chiarire a ogni interessato il reale significato di ogni voce di spesa, inoltre deve esibire il relativo documento attestante il pagamento.


L'amministratore può essere il delegato di uno o più condomini?

La legge vieta all'amministratore di rappresentare i condomini in assemblea, le deleghe all'amministratore sono da considerarsi nulle e quindi inutili ai fini dei quorum assembleari.

Quali sono i termini per contestare le delibere annullabili dell'assemblea?

Le delibere annullabili sono contestabili entro trenta giorni da quando l'interessato ne è venuto a conoscenza. Per tanto il condomino astenuto o contrario in assemblea, in caso di delibera annullabile, ha trenta giorni a partire dalla data di svolgimento dell'assemblea per far ricorso all'autorità giudiziaria, il condomino assente dalla data di notifica del verbale.

Il sito internet del condominio è obbligatorio?

La pubblicazione dei dati sul web non è obbligo di legge e la legge non specifica quali dati debbano essere pubblicati. Noi lo consideriamo uno strumento utile anche all'amministratore e lo offriamo gratuitamente a tutti i nostri condomini.

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Riscaldamento in condominio: cosa fare?

Chi abita in un condominio sa che deve rispettare delle regole decise dall’assemblea, sa di doversi attenere a orari ben precisi in materia di riscaldamento, stabiliti dalla legge e quindi da rispettare per non andare incontro a sanzioni che vanno da 500 euro fino a 2.500 euro.
La legge prevede infatti che ogni condominio che abbia un riscaldamento centralizzato debba avere delle valvole termostatiche su ogni termosifone presente nell’unità abitativa e tramite queste poter decidere la temperatura autonomamente e diversa di stanza in stanza, questo comporta un risparmio energetico ed economico con il contacalorie che stabilirà in modo preciso il consumo reale che dovrà essere pagato da ogni singolo condomino. Oltre a questo ci sono poi orari da rispettare che dipendono dalla zona nella quale si abita, in ogni caso questa legge nazionale vale soltanto come indicazione sulle ore totali di accensione del riscaldamento in un giorno, su come poi queste vengano ripartite dipende esclusivamente dalle decisioni prese in assemblea condominiale e quindi in questo caso specifico dall’amministrazione di condominio, decisioni che poi saranno rese effettive nel regolamento condominiale dall’amministratore.

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